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Teoria

Difesa di Parigi

Apertura: Difesa di Parigi

Variante: -

Codice ECO: C50

FEN: r1bqkbnr/ppp2ppp/2np4/4p3/2B1P3/5N2/PPPP1PPP/RNBQK2R w KQkq - 0 4

Linea standard: 1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ac4 d6

Debutto ufficiale: 1787 (Saint Brie)

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Continuazione rara, che può essere considerata una Difesa Philidor ritardata, da cui però si differenzia almeno in parte per lo sviluppo Cb8-c6 al posto di Cb8-d7. Presenta comunque molti tratti in comune pure con la Difesa Ungherese se il Nero, come quasi sempre succede, sviluppa il suo Alfiere camposcuro in e7 nelle primissime mosse.

L'impianto difensivo esordì nel 1787, ovviamente a Parigi, in una celebre partita fra il nobile De Kermur, Sire di Légal (1702 - 1792) ed il Cavaliere di Saint Brie. Ad alto livello la Difesa di Parigi si rivide nel 1837, quando nella 6ª partita del match il barone tedesco Tassilo von Heydebrand und der Lasa (1818 - 1899) con la remissiva 3. ... d6 attirò il suo avversario ed amico Alexander Ferdinand von der Goltz (1819 – 1858) in un attacco un po' scriteriato sull'ala di Re, approfittando poi di un suo errore per aggiudicarsi facilmente la vittoria.

La popolarità di questo sistema difensivo, abbastanza in auge nel periodo romantico dell'Ottocento, è però rapidamente scemata nel repertorio dei giocatori moderni, dato che il Nero si trova ad avere fin dall'inizio della partita una posizione marcatamente passiva, seppur abbastanza solida.

Tassilo von Heydebrand und der Lasa