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Teoria

Partita d'Alfiere

Apertura: Partita d'Alfiere

Variante: -

Codice ECO: C23

FEN: rnbqkbnr/pppp1ppp/8/4p3/2B1P3/8/PPPP1PPP/RNBQK1NR b KQkq - 0 2

Linea standard: 1. e4 e5 2. Ac4

Debutto ufficiale: 1575 (Scovara)

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La Partita d'Alfiere ebbe il suo momento di gloria nel XVIII secolo, all'epoca di François-André Danican Philidor (1726 - 1795), quando si stavano formando i primi dettami della strategia posizionale. In questo impianto di gioco il Bianco piazza il suo Alfiere campochiaro in una posizione ideale per attaccare il lato di Re avversario. Si parla, infatti, di "Alfiere italiano" perché è piazzato sulla casa c4 puntando verso la casa debole f7 e tale posizione venne analizzata per la prima volta da alcuni famosi scacchisti italiani come Paolo Boi (1528 - 1598) e Gioachino Greco (1600 - 1634). 

D'altra parte il Nero ha a disposizione un'efficace contromisura: siccome il Pc7 non è stato ancora ostruito dalla mossa Cb8-c6, può preparare il blocco della diagonale a2-g8 tramite la spinta Pd7-d5 dopo aver compiuto le mosse di preparazione Cg8-f6 e Pc7-c6. Fu proprio la Difesa Berlinese 2. ... Cf6 a spuntare la strategia offensiva del Bianco. Oggigiorno questa apertura appare raramente nei tornei.  

Partita d'Alfiere
  • → Partita d'Alfiere Italiano:
    1. e4 e5 2. Ac4 Cc6 3. Cf3