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Teoria

Partita Catalana

Apertura: Partita Catalana

Variante: -

Codice ECO: E01

FEN: rnbqkb1r/ppp2ppp/4pn2/3p4/2PP4/6P1/PP2PP1P/RNBQKBNR w KQkq - 0 4

Linea standard: 1. d4 Cf6 2. c4 e6 3. g3 d5

Linea alternativa: 1. d4 d5 2. c4 e6 3. g3 Cf6

Debutto ufficiale: 1922 (Antze)

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Se si può individuare un'apertura di transizione fra la Partita di Gioco chiuso (iniziante con 1. d4 d5) ed i sistemi Indiani (inizianti con 1. d4 Cf6) allora essa è proprio la Partita Catalana. Pur se con un ordine diverso di mosse, questo impianto di gioco, che in soldoni è un Gambetto di Donna con il fianchetto di Re, comparve per la prima volta ad alto livello nel 1922 al Campionato di Germania in una partita patta fra i tedeschi Carl Carls (1880 - 1958) e Oskar Antze (1878 - 1962). Lo schema di gioco prese però il suo nome definitivo soltanto dopo il 1929, quando fu utilizzato dal grande scacchista franco-polacco Xavier Tartakower (1887 - 1956) nel torneo di Barcellona (Catalogna, Spagna).

Nella Partita Catalana il Bianco mira ad impossessarsi del controllo della diagonale lunga h1-a8 per poi cercare di rimuovere il Pd5, avanzando anche al centro con la spinta Pe2-e4, se necessario. Il Nero d'altro canto può scegliere fra chiudere il gioco puntellando con la spinta Pe7-e6 il suo Pedone centrale avanzato, oppure accettare la sfida del Bianco aprendo la grande diagonale bianca e dando ai suoi pezzi migliore mobilità. Una continuazione minore, sul tema della Difesa Bogo-Indiana, è invece la variante Pirc 4. ... Ab4+.

Stemma della Catalogna