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Teoria

Attacco Stonewall

Apertura: Attacco Stonewall

Variante: -

Codice ECO: D00

FEN: r1bqkb1r/pp2pppp/2n2n2/2pp4/3P1P2/2PBP3/PP4PP/RNBQK1NR b KQkq - 0 5

Linea standard: 1. d4 d5 2. e3 Cf6 3. Ad3 c5 4. c3 Cc6 5. f4

Debutto ufficiale: 1898 (Trenchard)

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Qui il Bianco s'ispira al sistema Stonewall della Difesa Olandese. Infatti alla posizione del diagramma si arriva talvolta anche partendo dalla Partita Bird. Il presente impianto di gioco, riconoscibile a colpo d'occhio per la tipica catena di Pedoni Pc3-Pd5-Pe3-Pf4, appare perciò alquanto remissivo perché l'Ac1 gode di scarsa mobilità. In realtà è abbastanza robusto e può costituire un'ottima base di lancio verso un lento ma insidioso attacco nei confronti dell'ala di Re avversaria se il monarca nero, come spesso accade, arrocca corto. L'offensiva viene di solito portata a fondo con l'apporto dei Pedoni Pg2 e Ph2. Il Nero, per difendersi, non deve assolutamente assumere un atteggiamento attendista, al contrario deve contrattaccare energicamente sul lato di Donna facendo molta attenzione, in ogni momento, al proprio arrocco corto, dove il Bianco potrebbe decidere di sacrificare il suo Alfiere campochiaro in h7 al fine di sgretolare le difese.

L'Attacco Stonewall esordì con una patta nel 1898 a Vienna fra l'inglese Herbert William Trenchard (1857 - 1934) ed il tedesco Paul Lipke (1870 - 1955), nel torneo Imperial Jubilee. Attualmente questo schema di gioco, che ha il tallone d'Achille nello scarso ruolo rivestito dall'Alfiere bianco camposcuro, non è quasi più giocato nei tornei d'alto rango ma ha tuttavia una discreta reputazione di "sistema anti-computer", perché molti motori scacchistici, quando giocano col Nero, a causa della posizione inizialmente chiusa non capiscono le potenzialità dell'attacco del Bianco finché non è ormai troppo tardi per parare l'offensiva. 

Herbert William Trenchard